nnsoxke |
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| Ci sarebbe da chiedersi anche quanto può influire il comportamento dei credenti, indotto o non da chi su questi fatti ci specula, nei confronti di tutto ciò che va oltre alla religione predominante. Non è un aspetto da trascurare questo, è più facile che si formino degli assassini, autolesionisti o quant'altro tra quelli che vengono visti di cattivo occhio dalla maggioranza piuttosto che tra quelli che seguono il "pensiero" predominante; ci sono le eccezioni ovviamente. Poi bisogna considerare anche quali sono gli input che abbiamo dall'ambiente già stabilito: per fare un esempio se pensiamo all'immagine che abbiamo di ateismo o antireligione, che cosa ci viene in mente? Qualche artista antireligioso che si mostra come un buffone o un disperato o un macabro oppure una persona che non ha bisogno di favolette per vivere, ma anzi mostra come senza queste favolette si vive anche meglio? una persona più razionale e che ispira a razionalizzare tutto mettendo in evidenza quali sono le assurdità della religione piuttosto che presentarsi come semplice oppositore trasgressore? A seconda dell'immagine che abbiamo viviamo la situazione in maniera diversa ed associamo emozioni diverse, anche questo non è un fatto da trascurare. Detto questo, sette, diperati, assassini ecc non sono molto di intralcio alla religione predominante, anzi la alimentano gettando fango o il panico su tutto ciò che va oltre questa... questo è preoccupante.
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