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Nuova intervista a Kristo, Bella lunga!!!

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view post Posted on 16/4/2009, 16:06
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E allora fa una cosa buona:traduci e ti rendi veramente utile caro.
 
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nns0xke
view post Posted on 16/4/2009, 16:47




Ho altro di meglio da fare. Comunque c'hai provato
 
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LoungeAct
view post Posted on 27/4/2009, 14:29





ALTRO PEZZO TRADOTTO : Sto traducendo dal post di Supremo, dove si vede una riga di asterischi non c'è continuita' tra domande e risposte siamo sicuri che il transcript sia integrale ? Fatemi sapere grazie.

Hughes: Qual’è l’idea ?

Novoselic: “Qual’è la canzone ?” Sapeva quale fosse. Cosi’ la mia parte era veramente semplice perchè dovevo lavorare con Kurt, dovevo lavorare con Dave, e mettevamo insieme queste canzoni.Una cosa che kurt avrebbe fatto quando arrangiava un pezzo era tendere ad allungare il riff.
E quindi io arrivavo e dicevo “ Ok, lo dobbiamo fare lungo la meta. O qui c’è la struttura, verso ritornello verso cosi’ e cosi’”Che era basilarmente come i Beatles o il Tin Pan Alley.

Hughes : Sicuro,, Carol King, ritorni indietro al Bring Building.

Novoselic : Si, è la stessa cosa. In fondo è come sentire cosi’ tanta musica per tanto tempo. Non stavo inventando nulla. Stavo solo mettendo le cose in questa forma tradizionale e suggerendo che lo facessimo.

Hughes : Dale Crover mi sembrava un batterista straordinariamente buono

Novoselic : D. Crover è uno di quei batteristi eccezzionali. Chiedi a Dave Grhol di D. Crover.
Te lo dira’ meglio di me perche’ Grhol è uno di quei grandi batteristi di rock and roll. Sta lassu’ con John Bonham o Keith Moon. E’ originale. E’ solido come una roccia. Conosco i batteristi perchè le note del basso partono sempre dalla grancassa . Parti sempre dalla gran cassa. Ho una batteria proprio la’ ( indica un angolo della sala musica). Cosi’ come per Dale, il suo effetto sui nirvana è innegabile.
Intendo, ascolta i pezzi di Bleach, é una potenza. Solido e diretto quando serve e nello stesso tempo complesso ed innovativo. Quindi è un vero musicista ed ha avuto una formazione classica...

Hughes : Dov’è Matt Lukin ?

Novoselic : E’ su nella Seattle ovest
********************************************************************************
Hughes : Intendi la roba spontanea dei ragazzi che suonano e vanno in giro ?

Novoselic : Si si. Cosi’ ci sarenbbe una band e ci sarebbero altri adolescenti, e questo ragazzo che cominciava a bazzicare la’. Kurt Cobain. Sapeva suonare la chitarra ed era intreressato alla music. Come me non era interessato agli sports. Era disadattato o non era interesssato alla cultura del mainstream......stava cercando qualcosa.
Cosi’ comiciai a girare con kurt. Era abbastanza trascinante....disegnava sempre, faceva sempre qualcosa di espressivo. Ed aveva un chitarra ed un amplificatore. Kurt faceva le pulizie nei motel sulla riva dell’oceano e la sua idea era “ Hey, formiamo una nostra band”

Hughes : Questo era nel 1986. Voi due andavate veramente d’accordo dall’inizio ?

Novoselic : Si, siamo andati subito d’accordo. Avremmo fatto alcuni brevi films o fatto musica. Poi diventammo seri e avevamo bisogno di trovare un batterista e trovammo Dale Burchard- no non Dale Aaron Burchard.


END OF INTERVIEW I
Krist Novoselic
14 ottobre 2008

Hughes : nei diari di Kurt Cobain c’è la classica citazione su “Aberdeen non ha un debole per nessun tipo di strani innovatori e per le “checche “ “ – una frasetta veramente arrabbiata. Aberdeen ha avuto un’accusa ingiustificata, o era solo kurt che era maligno ?

Novoselic . Kurt ha avuto cattive esperienze ad Aberdeen. Io non ho veramente avuto queste esperienze. Non sono mai stato picchiato, come lo è stato Kurt.

Hughes : Non c’è dubbio su questo- è stato aggredito ?

Novoselic : Si, è stato aggredito. Ha avuto dei problemi per vandalismo o qualcosa del genere ed alcuni polizziotti lo hanno picchiato. Quindi la cosa era di quel tipo. Ed anche il temperamento di Kurt. Aveva delle opinioni forti e..... poteva essere pungente. Penso che Aberdeen , si ,che abbia avuto un’accusa ingiustificata. Spero di non aver contribuito a questo, o spero che noi abbiamo riparato aquesto. Sono stato in tutto il mondo. Ho vissuto in posti diversi., ed Aberdeen non è molto diversa da qualunque altro posto. Ci sono cose buone e cose cattive. C’è umanita’. Ero ad Anchorage, Alaska nel ’98 stavo esaminando la citta e mi dicevo “ Questa citta è cio’ che Aberdeen sarebbe stata nel 1998 se l’economia avesse tenuto”

Hughes : Doug Barker che è caporedattore al Daily World di Aberdeen vive proprio dietro l’angolo da una Chiesa cristiana in Market Street. Lui dice che quando tu e Kurt stavate crescendo c’era un cartello di fronte alla chiesa che diceva “ Comes as you are” . Lui avanza la teoria che Kurt ci sia passato davanti – puo’ essere che voi passaste di li – e abbia preso nota del cartello. Pensi che abbia avuto qualche influenza sulla grande canzone “ Come as you are “ ?

Novoselic : Non ne ho idea. So che c’è una chiesa cristiana in Longeview che ha un cartello “Come as you are” ...Se guardi le strutture sociali – le associazioni fuori dallo stato- penso che le comunita’ evangeliche siano leader nel fornire servizi alla gente.

Hughes : Una cosa di cui la gente che seguiva la band è sempre stata curiosa di sapere è stata la prima volta in cui hai messo gli occhi su Kurt Cobain e che cosa pensavi di lui.

Novoselic : Non lo ricordo

Hughes : C’è una storia su tuo fratello Robert che te lo avrebbe presentato

Novoselic : Penso sia cosi’. Che Robert lo abbia portato a casa mia.

Hughes : Robert è piu’ giovane di te di due anni ?

Novoselic : Tre anni

Hughes : Sarebbe stato nella stessa classe di Kurt che aveva tre anni meno di te, giusto ?

Novoselic : Kurt è anto nel febbraio del ’67 ed io nel maggio del ’65. Potrei aver visto Kurt al liceo o da qualche parte in periferia . Poi ho iniziato a conoscerlo.

Hughes : Tu avresti conosciuto Buzz Osborn, Matt Lukin e Dale Crover dei Melvins ed eri interessato alla band. Poi Kurt si uni’ a voi ed aveva lo stesso tipo di momento di euforia “ Non è incredibile sta roba ? “ Questo è successo a me , avevo 20 anni piu’ di voi, li ho sentiti suonare nel parcheggio al Pick-Rite a Montesano .....E’ stato semplicemente incredibile.

Novoselic : Si, è stato forte. Era diverso. Completamente unico. Era fresco. Era vitale. Era—

Hughes : Forte !

Novoselic : Era forte .Era trascinante. Era pericoloso......come una ribellione.

Hughes : C’è la storia di Kurt che aveva sta cassetta con le cose che aveva fatto con questa band meravigliosamente chiamata “Fecal Matter” E’ vero che tu l’hai ascoltata ?

Novoselic : Ho ascoltato quella canzone “Spank thru” e ho detto “ “questo è un pezzo veramente buono “

Hughes : Era su “Fecal Matter “ –Spank Thru ?

Novoselic . Penso di si…Si mi diede questa cassetta. Pensai che era davvero buona. E’ un pezzo messo insieme bene. Ha un attrattiva.Ha qualcosa di unico. Suona diversa. So suonare la chitarra ed il basso quindi andammo d’accordo

Hughes : Quindi, quando avete iniziato a mettervi assieme e fare musica ?

Novoselic : ‘87

Hughes : 1987. E dove provavate ? Su da Dale Crover ?

Novoselic : No no. Kurt stava lavorando. Anche io avevo un lavoro, ma lui aveva questa casa, penso fosse nella seconda starda. E cominciammo a provare la’.

Hughes: Lavoravi ancora nel fast food o stavi lavorando per la Foster paint in quell periodo ?

Novoselic : non so cosa stessi facendo. Ho lavorato anche per la Root Painting. Ed ho lavorato per la Sears per un po’.

Hughes : Alla sears Roebuck ?

Novoselic : Si nella parte sud al centro commerciale

Hughes : Cosa facevi la in quell meraviglioso centro commerciale ?

Novoselic : Lavoravo nel magazzino

Hughes: Quindi nessuno guadagnava un granchè. Avevi un’automobile ? Potevi spostarti ?

Novoselic : Si avevo la mia fedele Volkswagen

Hughes : E’ vero che tu e Kurt decideste di fare un po’ di soldi per metter su una cover band dei CCR ?

Novoselic : Si, avevamo delle cover che volevamo suonare alla taverna. Ma era qualcosa da fare per scherzo. Lui suonava la batteria.

Hughes : Era bravo con la batteria ?
Novoselic . Si

Hughes : Chi era il batterista in quell periodo incerto, era Aaron Burkard ?

Novoselic : Aaron Burkard

Hughes : mi domando cosa faceva

Novoselic : non lo so. Penso andasse al community college o qualcosa del genere

Hughes : Era una band ?

Novoselic : No, abbiamo suonato una volta o due poi ci siamo stufati

Hughes : L’idea di voi che suonate “PROUD Mary “ è piuttosto interessante, anche se John Fogerty (dei CCR) è un ragazzo interessante.

Novoselic : Non penso che suonassimo Proud Mary. Potremmo aver avuto 4 o 5 canzoni.

Hughes : Hai letto il nuovo libro del vostro vecchio manager, Danny Goldberg “Bumping into geniuses” ?

Novoselic : No, devo leggerlo.

Hughes : Ti cita per aver detto ironicamente per l’atmosfera del punk rock “ Sai chi voleva attirare piu’ persone tra noi tre ? Kurt, lui voleva farne qualcosa di grande “ In qualche modo mi affascina questo. Quando all’inizio vi metteste assieme parlaste di questo ? Del fatto di fare le cose in grande ?

Novoselic: Non ne parlammo molto. Kurt lo faceva. Aveva la sua idea su come voleva promuovere le cose, come il fatto che dovevamo pubblicizzarci o dovevamo fare questo e quello. Ed io ero come, certo ha un senso ma....

Hughes : Pubblicizzarvi ?

Novoselic : Si

Hughes : Quanto è ironico questo per un ragazzo chef a Punk rock ? Avete mai ripensato nel vostro immaginario proibito a come sarebbe stato essere famosi ?

Novoselic : Non l’ho mai fatto perchè guardavo solo quello che stava succedendo, alla televisione e poi alla radio. E vivere ai margini cosi’ a lungo, vivere nella scena underground è come “Oh questo non diventera’ mai popolare” Ma lo fece, e comincio’ a cambiare dove avevi band come i Faith No More e Jane’s Addiction. Erano delle rock band ma erano piu’ alternative o all’avanguardia. Poi loro hanno spianato la strada per i Nirvana. E poi i Nirvana di nuovo erano al posto giusto nel momento giusto. Hanno fatto un disco veramente buono. Era liscio e accessibile e pieno di richiami pop. Questo in un momento in cui musica rock davvero non stava andando cosi’ usci’ Nevermind e c’era Smells like teen spirit che era un pezzo fenomenale, e un sacco di energia. Questo spinse la gente a comprare il disco e scoprirono il resto del lavoro sul disco. E’ piaciuto davvero alla gente.

 
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view post Posted on 27/4/2009, 18:37
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Molto gentile,grazie ancora!
 
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LoungeAct
view post Posted on 27/4/2009, 18:55





Di niente davvero, solo che se avessi piu' tempo.....le parti piu' interessanti penso siano quelle che seguono.....posto altri blocchi appena posso.
Se per favore qualcuno ha voglia/tempo di correggere eventuali errori serve anche a me.
 
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nns0xke
view post Posted on 27/4/2009, 20:23




Non riesco a capire bene la parte in cui si parla del rituale Grange della sera precedente. Quella in cui si parla di un'altra persona che è stata persa.
Si tratta proprio dell'inizio della seconda parte dell'intervista.

Interview II
Krist Novoselic
October 15, 2008
Hughes: I was really impressed by the whole Grange ritual last night, and the fact that you were
really seriously involved – that this wasn’t anything that you got into on a whim. How long have
you been doing that?
Novoselic: I’ve been doing it since 2003,
so fi ve years. I came to a meeti ng just an
observer and I saw them doing the ritual. It
was very interesti ng, and I was taken aback
a litt le bit because it’s very unconventi onal
by modern standards. So I looked into it
and found out the history of ritual and how
the Grange got started. I learned that that
type of acti vity was more common in the 19th century.
Hughes: The ritual that you sti ll use here at the Grays River Grange?
Novoselic: Yeah, early 20th century. And as somebody who’s interested in politi cs and
parti cipati on, I recognized the Grange as an insti tuti on and a leader on the west end in
Wahkiakum County, and it was a good venue to get involved. In the modern world, people
think of secret societi es and they … they think of conspiracy theories or some kind of plot
to control the world, but it wasn’t like that at all. There was a very practi cal reason why the
Grange had closed meeti ngs … and that the ritual was secret because it was people coming
together, and they needed to have that level of protecti on. … They could potenti ally get
infi ltrated by railroad monopolies, or brokers, carpetbaggers – people like that. So the farmers,
through free associati on, the right of associati on, private associati on, came together. To
come to a meeti ng you needed to demonstrate that you were initi ated, so you could speak in
confi dence without somebody infi ltrati ng a meeti ng and working against the group’s interest.
So it’s a real practi cal thing. As society changed and the world changed, then that whole secret
aspect of the ritual really wasn’t practi cal any more. So at the Grays River Grange, I joke that we’re Orthodox Grangers because we keep the old traditi ons going. And if you listen (carefully)
the ritual is like lessons and it’s basically just about agriculture and about nature. Like when the
master is sworn in for a new term, part of the oath is that “Nature always looks forward and
never looks back.” Which is a really good way to look at things, especially someone like myself.
This is a contradicti on because I’m ti red of nostalgia, but we’re doing this 19th century ritual
because it’s important to kind of keep that line going. It’s like our predecessors built this hall for
us, and our predecessors built this organizati on for us, so in a lot of ways we keep that going. It’s
endearing, and it’s quaint. Some people think it’s too religious, or it’s not religious enough, or
it’s the wrong religion. And it doesn’t even necessarily have to be about religion. At all.
Hughes: I thought it was touching to say goodbye to someone you lost in a ritual.
Novoselic: Yeah, exactly. That was a special part. That was because our Grange sister passed
away. We had a special ceremony to remember her … So we drape the charter …
Hughes: I think you’ve really hit it on a metaphor of seasons, in agriculture, always moving
forward. So tell me what appeals to you about the Grange and what you’ve found out about the Grange and politi cs.
 
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LoungeAct
view post Posted on 22/7/2009, 10:11




Altro blocco.........forse tra 10 anni riusciro' a finire la traduzione..........

Hughes : Ho sentito un sacco si scrittori di canzoni e musicisti dire che quando hanno finito qualcosa sanno di avere davvero del materiale pronto per diventare qualcosa di grande. Tu avevi questa sensazione ?

Novoselic : Si perchè ricordo quando Butch Vig, il nostro produttore, mise su i missaggi ancora grezzi di quella canzone e disse “ Dovete sentire questo pezzo” Lo stava appena mandando sul mixer e io mi dissi : “ Wow questo è forte”

Hughes : Il cambio di ritmo nel refrain subito prima che sfoci nella parte vocale è semplicemente stupefacente. Ma alcuni musicisti quasi si annoiano nel soddisfare l’audience suonando la stessa cosa di continuo. Sei mai arrivato al punto di pensare “ Dio, non voglio suonare di nuovo SLTS”

Novoselic: In un certo senso abbiamo scherzato con questa cosa, ma l’abbiamo sempre suonata. Stavano succedendo cosi’ tante cose ed era un tale turbinio, gli show erano una componenete. In molti sensi suonare agli show andava bene sempluicemente per fare musica, mantenere le cose nell’ambito della musica.

Hughes : Insomma l’energia che ne derivava deve essere stata incredibile. Ti manca Krist ?

Novoselic : Ci riesco, intendo,ho fatto un paio di show con I Flipper. Mi piace priprio suonare.

Hughes : I nirvana sono andatiin Europa in quell primo grande tour nei club, ed ho avuto l’impressione che ci fosse molto piu’ fervore di quanto non ce ne fosse quando eravate a Cheney o Bellingham o dovunque voi suonaste.

Novoselic : Quando fu realizzatoil singolo di SLTS abbiamo fatto questo tour.
La canzone stava prendendo e agli shows veniva sempre piu’ gente. Abbiamo avuto queste/We’d get these label rep folks che diceva : “ Hey la vostra canzone è appena stata aggiunta alla stazione radio rock/to the rock station qui” E mi dicevo “ Bene, che forte” se ne parlava parecchio e noi facevamo il tutto esaurito.

Hughes : Quanto erano grandi questi posti ? Piccoli clubs ?

Novoselic . Erano piccoli clubs si. Saimo saliti su un aereo e siamo andati in europaed è stato quando è successo il fenomeno. La canzone semplicemenet esplose.

Hughes : C’è stata una serata particolare in cui sei uscito e hai detto “ Cazzo, è incredibile, è al di la di ogni aspettativa “ ?

Novoselic : sembrava come se ci fosse tutto questo impeto e quindi aveva un senso. Non so se ho mai fatto questa considerazione, ne ero semplicemente coinvolto. Del tipo Ok è veramente divertente.

Hughes : Potresti raccontarci di come collaboravate ? Mi interessa molto. So che voi ragazzi lavoravate duro. Come hai detto prima “Noi ci allenavamo”

Novoselic: Ci allenavamo. La situazione tipica era che Kurt si metteva in disparte ed aveva appena scritto le canzoni. Quindi aveva un riff e una melodia. Forse un’altra parte. Poi la stravolgeva e semplicemente continuavamo a suonare provando cose diverse. Provavo diversi riff al basso e suggerivo qualcosa di nuovo che potevamo fare. Lui suggeriva qualcosa e Chad aveva qualche idea....Dave aveva delle idee. Cosi’ ne parlavamo, e un sacco di volte era un semplice flusso.

Hughes : Quindi, un incrocio tra una jam session e lo sviluppo di una canzone in particolare ?

Novoseli : Giusto. Facevamo delle jam e i pezzi uscivano da quelle jam.

Hughes : Come se ci ciondolaste intorno ed all’improvviso qualcuno sentiva un’ispirazione ed andavi al basso ?

Novoselic : Si si o, sai fai un cambio.

Hughes : Eravate dei musicisti ad orecchio abbastanza talentuosi ma registarvate quel materiale in modo da poterlo poi memorizzare ed imparare.

Novoselic : a volte avevamo uno stereo portatile o roba del genere. Ma, no, perchè non ci sono davvero molti nastri di quelle cose, non le abbiamo mai veramente registrate.

Hughes : E prima hai detto che sviluppavate un repertorio di molte canzoni veramente buone. Quindi, ci sono tre ragazzi in una band, e sappiamo che il ruolo del batterista è veramente cruciale, ma come memorizzavate queste cose da un giorno all’altro ? Molte di queste canzoni non venivano suonate allo stesso modo, erano in fase di lavorazione, era questo il modo in cui lavoravate ?

Novoselic . Si, semplicemente le memorizzavamo. Avevo la fortuna di avere una buona memoria per la musica. E suonavamo molto, tipo ogni giorno o quasi, coosi’ ti mantieni fresco
E i nuovi riffs e le idee rimangono fresche nella tua memoria. Le tenevamo in circolazione. La canzone poteva essere messa insieme velocemente o prendere un po di tempo. Alcune idee potevano fruttare o finire in un niente di fatto. Oppure avevamo una canzone e la suonavamo per un po’ poi non ci interessava piu’.

Hughes : : Nel libro di Goldberg lui dice che la parola “genio” è abusata. Ma dice che dal suo punto di vista Kurt Cobain era un vero genio. Tu ieri hai detto qualcosa circa la sua creativita’. Ci parlare di questo ?

Novoselic : Si, lui era un genio.....ha sempre realizzato cose assolutamente originali. Sembrava molto semplice. Guarda i suoi dipinti, sono molto buoni.
Faceva disegni e bozze.

Hughes : I quadric sono rappresentativi della music ache faceva

Novoselic : Puoi vederci lo stesso Kurt-qualcosa di strano, di ricurvo.

Hughes : Come anche tutto quel materiale che collezionava

Novoselic : Collezzionava degli oggetti, era un’artista. Era portato a esprimere se stesso. Non era un’apparenza o una posa o il crearsi un’identita’ tipo “ Hey sono un’artista. Questo è quello che faccio” Semplicemente lo faceva e lo faceva per il suoproprio interesse forse solo per divertirsi.Non lo so.

Hughes : Tu sai che sono state abbattute intere foreste per scrivere sulla questione del perchè era quello che era. E tu hai parlato francamente del fatto che eri un ragazzino disadattato Quindi pensi che il divorzio dei suoi genitori sia stato davvero l’evento cruciale che influenzo’ la sua creativita’ ?

Novoselic : Non lo so, non lo so davvero.

Hughes : Parlava molto di questo ? Era una cosa palpabile ? La vedevi venir fuori nei testi ?

Novoselic : Non coglievo ogni singola relazione. Direi solo che lui aveva avuto questa esperienza, come la penso ? E’ rimasto bruciato. Semplicemente è rimasto bruciato ed è diventato cinico. E lo sai, Una volta che si è stati feriti si teme che accada di nuovo. Non sto biasimando qualcuno o roba del genere. Succede ad un sacco di gente. E’ successo anche a me.

Hughes : Certo è successo anche a me

Novoselic : Si rimane bruciati, per qualsiasi ragione sia- intenzionalmente o involontariamente – sono semplicemente relazioni umane. Lui era molto perspicace, comunque, ed intuitivo e veramente molto intelligente. E’ una cosa stupefacente che riguarda l’essere umani anche, come se forse Kurt fosse esasperato dall’umanita’ stessa. Esasperato, sentiva il peso del “ Come mi adatto a questo mondo ?”

Highes : Quindi questa energia che traeva dal suonare sul palco doveva essere reale

Novoselic : Gli è sempre piaciuto qulacosa che era come tornare indietro. Diceva una cosa per poi contraddire se stesso magari pochi momenti dopo. Ed un sacco di volte lo capiva e semplicemente mi guardava e rideva. Quindi Ok ecco qua, era esasperato dall’umanita’ tipo “Oddio sto mondo mi fa diventare pazzo, come mi ci adatto ?” Ma stava seduto a guardare la tv per ore ! Aveva questo telecomando del video e guardava le cose piu’ ridicole e le studiava. Cosi’ andavo e guardavo quei nastri e gli dicevo “Ma perchè hai registarto “ Lee Press- On Nails ?” Oppure altra roba assurda ....Forse per deriderla. Non so perchè ci perdesse tanto tempo , forse cosi’ si sentiva meglio nel mondo. Non so perchè lo faceva, avrebbe guardato la tv per ore ...Io guardo la Tv per 5 minuti e non ne posso piu’.

Hughes : Qualcuno dice che sia un “chewing gum per gli occhi”

Novoselic : , “Perchè dovremmo guardare la tv quando potremmo andarcene a bere una birra o un bicchiere di vino ? O che ne so, parlare di qualcosa, qualsiasi cosa. Percio’ io avevo le mie cose da fare. Non lo so forse tutti e due stavamo cercando la nostra strada.
 
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masked sid
view post Posted on 2/9/2009, 23:34




ho visto che nessuno ha finito di tradurre l'intervista e anche se è passato più di un mese l'ho fatto comunque.

spero di non aver fatto troppi errori





Hughes: Quindi in questo primo leggendario concerto vicino a Raymond nel Marzo dell'87 eravate già i 'Nirvana'?

Novoselic: Non so cosa eravamo.

Hughes: I fanatici dei Nirvana su Internet dicono che vi chiamavate Skid Row.

Novoselic: Sai, era solo una scusa per andare ai party.

Hughes: Su YouTube c'è un video di quella sera, dura circa 8 minuti. E ad un certo punto ci sei tu senza maglietta. E' tutta roba autentica?

Novoselic: Non lo so. Non l'ho mai visto.

Hughes: Davvero? Puoi vederlo su YouTube. Poi dici 'Shelli'. Interessante.

Novoselic: Hahahah.

Hughes: Charlie Cross, (autore di Heavier than Heaven, Più pesante del cielo) racconta di un episodio successo alla fine del primo concerto dove tu, in piedi su di un van della Volkswagen, urini sulle auto del pubblico.

Novoselic: No, non è mai successo.

Hughes: Non è mai successo?

Novoselic: No, sai, il mito è tutto e nessuno sa quale sia la verità.

Hughes: Qual è la cosa piu bella che hai letto a proposito di te e della band? 'Più pesante del cielo' è un buon libro?

Novoselic: Non leggo libri sui Nirvana. Semplicemente non voglio. Ci sono già passato. Perchè dovrei volerci tornare? Non guardo nè i film nè i documentari. Chiedo ad altre persone di leggerli per me. E poi gli chiedo 'cosa ne pensi?' e prendo atto di alcune cose. Ma perchè dovrei tornare indietro e leggere tutta quella roba? Non so. Ho così poco tempo.

Hughes: That’s so Dylanesque. (dovrebbe voler dire alla maniera di Dylan (Bob), se sbaglio scusate l'errore)

Novoselic: Vero? Beh, lo è. E' della serie 'Perche dovrei voler tonare indietro e leggere quell cose?'

Hughes: Pensi 'Ero li'?

Novoselic: Ero li, in ogni caso. Ho dei bei ricordi. E altri meno. Ma questa è la vita. E ancora, tanto per essere nostalgico, non volgio ripensare a quei tempi quando posso andare avanti tentando di far qualcos'altro.

Hughes: Hai mai pensato che tutto quello che è accaduto fosse soprattutto fortuna? Cosa pensi che avresti fatto a 43 anni se non fossi stato nei Nirvana e non avessi venduto nessun disco?

Novoselic: Probabilmente vivrei da qualche parte ad Ovest di Washington. Avrei una casa mia e avrei una qualche attività. Avrei la mia attività, che probabilmente si occuperebbe di pitturazioni di fabbriche/stabilimenti. E sarei tipo un ufficiale della giunta distrettuale, o attivo nel movimento Grange. Sarei al Club Polacco per un meeting. Avrei un lavoro. Perchè ho avuto così tanto successo coi Nirvana che non ho nemmeno bisogno di andare a lavorare tutti i giorni. Ma non avrei questo microscopio. Penso che sarebbe stato diverso. Non avrei preso parte a niente.

Hughes: Quando ripensi a quei tempi non ti sembra semplicemente pazzesco? Poi in un battito di ciglia 'Dove sono finiti quegli anni? Cosa diavolo è successo?'

Novoselic: Si, ed è così per tutti, ne sono sicuro. Ma devi divertirti il più possibile, finchè sei costretto a fare qualcosa. E non sono acido, non sono cinico come lo sono di solito. Sono semplicemente realistico.

Hughes: Parlando con te ora è difficile da immaginare che fossi cinico. Quando ti si sente parlare nei filmati dei Nirvana non sembri avere un accento cinico.

Novoselic: Oh, sono stato molto cinico. Ma non lo sono più. Posso essere scettico, ma è (troppo) facile essere cinici. Sai perchè non lo sono? Perchè esserlo ora va di moda; è la cosa più fica da fare. Non sono del tipo che scrive messaggi cinici o sarcastici sotto psedudonimo (in internet). Ma metto nero su bianco, col mio nome, qualcosa che si spera significhi veramente qualcosa. Perchè è troppo facile essere cinici e sarcastici. Lo sono stato per troppo tempo. E non lo voglio essere più. (ridacchia)

Hughes: Più o meno 8 anni fa Buzz Osborne disse a Jeff Burlingame, allora editore del Daily World, che 'I Nirvana hanno cambiato la forma della musica in tutto il mondo, e che se non fosse per i Melvins non sarebbero mai esistiti. Ricorda, no Melvins, no Nirvana.'

Novoselic: Ahahahahahaha! E poi disse 'Ah, ah, non ci posso credere, ah'. (si mette le mani sulla faccia imitando Osborne)

Hughes: Ma è vero?

Novoselic: Si, lo è. Assolutamente. Gliene sarò riconoscente, Buzz dovrebbe accettarlo.

Hughes: Dave Grohl, il batterista dei Nirvana quando avete 'sfondato'. Parlaci di lui e di come è arrivato nella band. (la prima parte è difficile da tradurre, praticamente 'siamo arrivati ad un punto del discorso che ci collega perfettamente a...')

Novoselic: Dave Grohl è un batterista e un musicista formidabile. Avevamo una bella sintonia, suonavamo bene insieme.

Hughes: Come è entrato a far parte dei Nirvana? Ci sono versioni contrastanti di quella storia.. che era in una band..

Novoselic: Si suonava con gli Scream, una punk band di Washington DC. Erano in tour in California e il loro bassista, Skeeter, mollò tutto e torno a casa. Così rimasero incastrati a Los Angeles. Vivevano da qualche parte nella Valley e non pagavano l'affitto sicchè il proprietario scardinò la porta d'entrata per scacciarli.

Hughes: Che delicatezza.

Novoselic: Quindi Dave non avendo dove stare se ne andò. Venne qui, iniziammo a suonare insieme e il resto è storia.

Hughes: Quando suonaste per la prima volta fu tipo 'WOW'?

Novoselic: Si, tutto ebbe un senso.

Hughes: Fu come Ringo con i Beatles?

Novoselic: Può darsi, tutto si mise a posto. Era giusto. La cassa era il suo punto forte. Era fan di John Bonham e Dale Crover. Torniamo di nuovo ai Melvins.

Hughes: Vero no?

Novoselic: E (eravamo) un trio. La stessa formazione. I Melvins erano un trio.

Hughes: Non solo quello, era anche un gran tipo, no? In fatto di affinità con la band.

Novoselic: Oh, sicuro. Ci si sta bene insieme. Dave si da un gran da fare.

Hughes: Quindi Dave si unì a voi definitivamente e ciò vi diede una marcia in più? Avevate questa pazzesca 'Forza della Natura' come batterista?

Novoselic: Avevamo questo batterista pieno di energia e di vitalità ed è ciò che trascina il gruppo.

Hughes: Sei rimasto in contatto con Dave?

Novoselic: Oh si, sempre. L'ho visto pochi mesi fa.

Hughes: La maggior parte delle persone pensa che dopo la morte di Kurt quando venni a sapere dei Foo Fighters tu abbia scartato il tutto.

Novoselic: Non l'ho scartato per niente. Semplicemente Dave aveva i suoi progetti e io i miei.

Hughes: C'è un altro punto dove far chiarezza. Pare tu abbia detto a Dave che 'I Foo Fighters sono come dei secondi Nirvana'.

Novoselic: Non lo penso. Credo che ognuno avesse da fare le sue cose. Avevo le mie idee. E Dave formò una band.

Hughes: E cosa ne pensi della band?

Novoselic: Sono grandi. Sono un DJ alla Coast Community Radio a metto i Foo Fighters molto spesso.

Hughes: Charlie Cross dice che uno dei più grandi miti nella storia del rock è che i Nirvana divennero famosi praticamente in una notte. Ma la band in realtà fece nove tour e suono insieme per quattro anni prima di diventare popolare.

Novoselic: Certamente.

Hughes: Un lavoraccio.

Novoselic: Lo è stato eccome. E per un sacco di tempo c'erano in giro queste storie a proposito della scena musicale di Seattle (Seattle Scene), tipo nel 1990, e non parlavano mai dei Nirvana. Eravamo fuori dal loro interesse. 'Come mai non parlate di noi? Cos'abbiamo fatto?'

Hughes: Vi serve un'agente (di stampa).

Novoselic: Ci serve un'agente o qualcosa del genere.

Hughes: Dunque, è il 24 Settembre del 1991 ed è appena uscito Nevermind. A Gennaio arriva alla numero uno in classifica. Com'è stato? Sapevate di avere per le mani un album di successo, vero?

Novoselic: Eravamo a Salem, Oregon, quando ci arrivò la notizia.

Hughes: E com'è stato?

Novoselic: Succedeva tutto molto in fretta. Hey, il nostro disco è primo. Ed è scritto sul giornale. E' stato molto divertente. Molte cose molto in fretta, eravamo semplicemente sulla cresta dell'onda.

Hughes: Ed è in quel periodo che cominciarono ad arrivare i soldi?

Novoselic: Comprai una casa. Ne comprai una a Seattle.

Hughes: Ma avevate una buona gestione del denaro. Danny Goldberg.

Novoselic: Si, Danny e John Silva. Davvero bravi.

Hughes: Hai sentito molte storie di musicisti che venivano rovinati dal loro management.

Novoselic: No, non proprio. I nostri soldi erano in California e gli amministratori a Bellevue. Quindi c'era una separazione. Andava bene. Ma questa era quello su cui Danny e John insistevano, 'Non tocchiamo i vostri soldi'. Nessuno se ne può lamentare. Lavoro con gli stessi amministratori tutt'ora.

Hughes: Sai più o meno quante copie di Nevermind sono state vendute?

Novoselic: Mi pare quattoridici milioni o quasi. undici, quattordici.. o giù di li.

Hughes: Per qualche milione..

Novoselic: Ma chissà quante sono state scaricate da internet. (ride)

Hughes: Raccontaci qualcosa dell'Unplugged. E' stata una bella esperienza? Come ha detto recentemente il nonno di Kurt, Leland Cobain, molti di noi in quell'occasione hanno sentito per la prima volta i testi delle canzoni chiaramente.

Novoselic: Beh, abbiamo staccato la spina. E' venuto tutto da solo alla fine, in quelle ultime prove. Ricordo quando suonavo con Kurt e Chris Kirkwood nella stanza d'hotel, ed era così spontaneo.

Hughes: Musica ipnotizzante.

Novoselic: Abbiamo staccato la spina.

Hughes: La fisarmonica era pura improvvisazione?

Novoselic: Si, esatto. Semplicemente tentare di mischiare varie cose.

Hughes: Avevate qualche timore per la riuscita del concerto?

Novoselic: Assolutamente, si. Credo che uno dei miei ricordi più belli sia quando vidi quanto felice e sollevato fu Kurt a fine concerto.

Hughes: Quando hai cominciato a notare il disagio fisico e emotivo di Kurt?

Novoselic: Non era molto chiaro; lo vidi come un tipico disagio da fama e stress. E poi c'erano fatti personali, problemi. Arrivò tutto nello stesso periodo. Anch'io credo di non essere stato al massimo della forma e sotto stress.

Hughes: Qual'era la parte peggiore di tutto ciò, la parte peggiore della fama? Era il fatto del tour o le persone che si immischiavano nelle vostre vite?

Novoselic: Penso fosse il cambiamento, è scioccante. Diventi famoso e devi abituartici; al fatto di essere riconosciuto e alle attenzioni degli altri. E all'improvviso sei una celbrità. Mi ci è voluto molto tempo per ambientarmi, perfino anni dopo la fine dei Nirvana. In quel momento ho potuto adattarmi come volevo, a modo mio.

Hughes: Allora, dici che non leggi mai niente che riguarda la band, ma quando lo fai la tua reazione è più o meno 'E' solo sapazzatura!'?

Novoselic: Si, perchè sono semplicemente opinioni. Semplici opinioni.

Hughes: Le cose stavano andando male. Eri preoccupato per i problemi che tormentavano Kurt? E dicevi a te stesso cose tipo 'Dio, devo chiamarlo e dirgli 'Senti, cosa posso fare per aiutarti? Abbiamo bisogno di te''?

Novoselic: Devo pensare come rispondere. Ho mostrato i miei sentimenti molto presto. Ero schietto e sincero su alcune cose, dei consigli di cui non tenne conto. In molti casi non sono stati graditi e ciò ha rovinato qualcosa nell'amicizia.

Hughes: Gliel'hai detto piu volte..

Novoselic: Non potevo dirglielo all'infinito. Quando hai quel genere di problemi devi capirlo da solo, battere la testa sul fondo e solo in quel caso le cose cambierebbero. Ciò non successe. Dipende da te. Era molto difficile contrastare la fama, i problemi e storie personali. C'era tanto di quel casino confuso e distorto, le droghe. E accadde la catastrofe.

Hughes: Tutti noi quando perdiamo qualcuno restiamo scioccati e a volte ce ne diamo la colpa, hai mai pensato 'Cosa avrei potuto fare?'

Novoselic: C'erano rabbia e rimpianti. Ero arrabbiato. E' una perdita. Sai, erano quelle cazzo di droghe. Quando si fece di eroina per la prima volta me lo disse. E gli dissi 'Non farlo amico, stai scherzando col fuoco'. E come Will Shatter, era il bassista dei Flipper, andò in overdose e morì. Così come Andrew Wood e un nostro amico di Olympia. Non ho mai visto l'eroina, ma ho visto molta gente sotto la sua dipendenza. E la gente scherza con tutto - gioco d'azzardo, sesso. Ce ne sono di storie sull'eroina.

Hughes: E quel suo disturbo allo stomaco?

Novoselic: Era strano. Era vero, molto serio. Mi ricordo che vomitava talmente tanto da arrivare al punto di non avere più niente da vomitare. L'ho portato da dottori e specialisti.

Hughes: I dottori capirono qualcosa?

Novoselic: Non so cos'era. Era un mistero. Credo fosse semplicemente il suo modo di mangiare. Non avevamo tanti soldi così, per esempio, ad Olympia andavamo in qualche fast food. Almeno per un hot dog. Eravamo affamati. 'Non mi stupisco che ti faccia male lo stomaco, perchè hai preso quel gelato?'. Mi guardavo seccato come se gli stessi dicendo cosa fare. Ma sono io quello che l'ha portato all'ospedale quando vomitava le sue budella. Ricevetti lo stesso sguardo anche quando gli dissi di non farsi di eroina. Cosa potevo fare? Cosa potevo dirgli? 'Mangia un hot dog invece del gelato'?

Hughes: Dave arrivò nella band più tardi e aveva un altro carattere, tento anche lui di farlo rigare dritto?

Novoselic: Devi chiederlo a Dave questo. Credo di si, non lo so. C'era un rapporto diverso tra loro rispetto a quello che c'era tra me e Kurt.

Hughes: Quindi ti sei svegliato un giorno è hai scoperto che il tuo amico era morto.

Novoselic: E' scioccante pensare a quel che ha fatto e a come l'ha fatto. Ma poi guardi indietro e sembra - questo l'ho detto a Charlie Cross - Ivan Denisovich, del libro di Solzhenitsyn. E' in un campo di concentramento in Siberia. Un giorno nella vita di Ivan Denisovich. Era sotto il controllo del Gulag (Polizia dell'interno e servizio di sicurezza sovietico).

Hughes: Mangiavano teste di pesce.

Novoselic: Appena inizia la giornata comincia a costruire questo muro di mattoni, si impegna al massimo. E questa è la sua giornata. Ci mette così tanta energia nel farlo e sembra che abbia trovato uno scopo nella vita. Solzhenitsyn ha voluto simboleggiare il muro come una guerra psicologica. Non lo so. Ma questo è ciò che ci ho visto io. Ivan è in questo campo e ci sono altre persone con lui - nei primi anni del 1950 -, gente che i Russi avevano preso dai campi di concentramento tedeschi, li hanno messi su un treno e spediti in Siberia. Gran brutto affare, no? Leggevo questo libro mentre eravamo sul van, in tour, e raccontai questo a Kurt. E mi disse 'E vogliono ancora vivere?'. Era disgustato. 'OK, Mr Negatività' gli dissi. Capisci?

Hughes: Si.

Novoselic: Quindi quanto dura è stata la tua vita? Ci sono persone che erano ad Auschwitz o altro, e sono sopravvissute. Erano affamate, sono state stuprate e picchiate. I loro cari e i loro amici sono stati assassinati. Una triste esistenza. Ma sono sopravvissuti, e sono usciti dal campo di concentramento. Hanno quel tatuaggio sul braccio, il numero. Ma sono andati avanti e si sono ricostruiti una vita. A Kurt è andata così male? In qualche modo ciò ti dice come sono andate le cose, tutto distorto da droghe, eroina. E' un fatto di personalità.

Hughes: Penso sia una brillante esposizione, Krist.

Novoselic: Grazie.

Hughes: Quindi durante l'anno successivo alla morte di Kurt cosa hai fatto?

Novoselic: Ho messo su un'altra band, Sweet 75, un'altra band disfunzionale.

Hughes: Perchè lo era?

Novoselic: Non c'era una grande relazione. Quattro persone da quattro band diverse.

Hughes: Ma quella prima band con cui hai suonato andava bene?

Novoselic: Si, certo, ma eravamo disfunzionali. Non lo voglio essere più. Sono impegnato nella politica. Quini invece di impegnarmi solo nella musica faccio anche politica. E più o meno faccio ciò che mi pare. Faccio politica, faccio musica e lavoro nella mia fattoria. Ho preso la licenza e guido un aereo.

Hughes: Bello?

Novoselic: Lo adoro.

Hughes: Com'è?

Novoselic: E' scienza, avventura, sfida, è un pratico mezzo di trasporto.

Hughes: E sei lassù.

Novoselic: Si, sei lassù e devi arrangiarti. Una sfida. Ho fatto un disco con Jello Biafra, Kim Thayil e Gina Mainwal, 'No WTO Combo'. Ho fatto un cd con i Sweet 75, e qualcos'altro dopo quel cd che non fu mai pubblicato, era un buon disco. Ho suonato con Curt Kirkwood e Bud Gaugh. Gli Eyes Adrift. Un cd con i Flipper. Quindi faccio ancora musica. Anche dopo i Nirvana, godo del lusso di poter far quasi ciò che voglio e lo faccio.

Hughes: Sei in buoni rapporti con Courtney Love?

Novoselic: Si si, non va male. (ride)

Hughes: Ci sarà ancora parecchia roba dei Nirvana da pubblicare.

Novoselic: Non credo. Ci sono dei video. Tanti video. Ma nessun altro disco. 'You Know You're Right' è stato una grande sorpresa per la gente. Avevo quel nastro nascosto e non lo dissi a nessuno. E non venne fuori fino al.. 2000? o 2001? non ricordo.

Hughes: L'altro giorno quando mi hai chiamato parlavamo dei giornalisti che se ne vanno per lavorare in altri luoghi e di problemi tipo internet e della protezione delle proprie creazioni. Sulberger, l'editore del New York Times ha detto 'Sento che un'intera generazione di lettori stia cominciando a contare sul ricevere informazioni di alta qualità a gratis'. E mi hai detto subito 'E' come quando gli artisti finiscono sul lastrico per colpa di chi scarica la loro musica da internet, dove trovano i soldi per fare cd e andare avanti?'

Novoselic: E' un gran peccato. Pensi di fare concerti e di lavorare sodo. E' preoccupante, la gente si aspetta la musica a costo zero. Credo che tutto ciò sia nato da una combinazione di tecnologia e leggi, dovrebbero regolarizzare il tutto.

Hughes: Hai qualche domanda a tuo piacimento, che avrei dovuto pensare, alla quale vorresti rispondere?

Novoselic: No. Sei andato bene. Sono le 3. La scuola è finita.

Hughes: Voglio ringraziarti.

Novoselic: Grazie.

Hughes: E' stato davvero divertente.

 
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view post Posted on 3/9/2009, 11:53
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Grazie molte.
 
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view post Posted on 3/9/2009, 14:31
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A parte due o tre svarioni,niente male direi.Complimenti per la traduzione,Masked Sid. ;) Anche l'adattamento è molto buono.
Basterebbe un piccolo aggiustamento (rilettura/correzione) e tutte le parti finora tradotte starebbero bene in qualche sezione del sito (e non solo nel forum).
 
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masked sid
view post Posted on 3/9/2009, 21:54




grazie. il più degli errori probabilmente li ho fatti tentando di tradurre dei modi di dire che o conosci o traduci letteralmente.

comunque si, una sezione per le interviste non sarebbe male.
molto interessanti..
 
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40 replies since 9/3/2009, 20:37   1078 views
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