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Nuova intervista a Kristo, Bella lunga!!!

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masked sid
view post Posted on 2/9/2009, 23:34 by: masked sid




ho visto che nessuno ha finito di tradurre l'intervista e anche se è passato più di un mese l'ho fatto comunque.

spero di non aver fatto troppi errori





Hughes: Quindi in questo primo leggendario concerto vicino a Raymond nel Marzo dell'87 eravate già i 'Nirvana'?

Novoselic: Non so cosa eravamo.

Hughes: I fanatici dei Nirvana su Internet dicono che vi chiamavate Skid Row.

Novoselic: Sai, era solo una scusa per andare ai party.

Hughes: Su YouTube c'è un video di quella sera, dura circa 8 minuti. E ad un certo punto ci sei tu senza maglietta. E' tutta roba autentica?

Novoselic: Non lo so. Non l'ho mai visto.

Hughes: Davvero? Puoi vederlo su YouTube. Poi dici 'Shelli'. Interessante.

Novoselic: Hahahah.

Hughes: Charlie Cross, (autore di Heavier than Heaven, Più pesante del cielo) racconta di un episodio successo alla fine del primo concerto dove tu, in piedi su di un van della Volkswagen, urini sulle auto del pubblico.

Novoselic: No, non è mai successo.

Hughes: Non è mai successo?

Novoselic: No, sai, il mito è tutto e nessuno sa quale sia la verità.

Hughes: Qual è la cosa piu bella che hai letto a proposito di te e della band? 'Più pesante del cielo' è un buon libro?

Novoselic: Non leggo libri sui Nirvana. Semplicemente non voglio. Ci sono già passato. Perchè dovrei volerci tornare? Non guardo nè i film nè i documentari. Chiedo ad altre persone di leggerli per me. E poi gli chiedo 'cosa ne pensi?' e prendo atto di alcune cose. Ma perchè dovrei tornare indietro e leggere tutta quella roba? Non so. Ho così poco tempo.

Hughes: That’s so Dylanesque. (dovrebbe voler dire alla maniera di Dylan (Bob), se sbaglio scusate l'errore)

Novoselic: Vero? Beh, lo è. E' della serie 'Perche dovrei voler tonare indietro e leggere quell cose?'

Hughes: Pensi 'Ero li'?

Novoselic: Ero li, in ogni caso. Ho dei bei ricordi. E altri meno. Ma questa è la vita. E ancora, tanto per essere nostalgico, non volgio ripensare a quei tempi quando posso andare avanti tentando di far qualcos'altro.

Hughes: Hai mai pensato che tutto quello che è accaduto fosse soprattutto fortuna? Cosa pensi che avresti fatto a 43 anni se non fossi stato nei Nirvana e non avessi venduto nessun disco?

Novoselic: Probabilmente vivrei da qualche parte ad Ovest di Washington. Avrei una casa mia e avrei una qualche attività. Avrei la mia attività, che probabilmente si occuperebbe di pitturazioni di fabbriche/stabilimenti. E sarei tipo un ufficiale della giunta distrettuale, o attivo nel movimento Grange. Sarei al Club Polacco per un meeting. Avrei un lavoro. Perchè ho avuto così tanto successo coi Nirvana che non ho nemmeno bisogno di andare a lavorare tutti i giorni. Ma non avrei questo microscopio. Penso che sarebbe stato diverso. Non avrei preso parte a niente.

Hughes: Quando ripensi a quei tempi non ti sembra semplicemente pazzesco? Poi in un battito di ciglia 'Dove sono finiti quegli anni? Cosa diavolo è successo?'

Novoselic: Si, ed è così per tutti, ne sono sicuro. Ma devi divertirti il più possibile, finchè sei costretto a fare qualcosa. E non sono acido, non sono cinico come lo sono di solito. Sono semplicemente realistico.

Hughes: Parlando con te ora è difficile da immaginare che fossi cinico. Quando ti si sente parlare nei filmati dei Nirvana non sembri avere un accento cinico.

Novoselic: Oh, sono stato molto cinico. Ma non lo sono più. Posso essere scettico, ma è (troppo) facile essere cinici. Sai perchè non lo sono? Perchè esserlo ora va di moda; è la cosa più fica da fare. Non sono del tipo che scrive messaggi cinici o sarcastici sotto psedudonimo (in internet). Ma metto nero su bianco, col mio nome, qualcosa che si spera significhi veramente qualcosa. Perchè è troppo facile essere cinici e sarcastici. Lo sono stato per troppo tempo. E non lo voglio essere più. (ridacchia)

Hughes: Più o meno 8 anni fa Buzz Osborne disse a Jeff Burlingame, allora editore del Daily World, che 'I Nirvana hanno cambiato la forma della musica in tutto il mondo, e che se non fosse per i Melvins non sarebbero mai esistiti. Ricorda, no Melvins, no Nirvana.'

Novoselic: Ahahahahahaha! E poi disse 'Ah, ah, non ci posso credere, ah'. (si mette le mani sulla faccia imitando Osborne)

Hughes: Ma è vero?

Novoselic: Si, lo è. Assolutamente. Gliene sarò riconoscente, Buzz dovrebbe accettarlo.

Hughes: Dave Grohl, il batterista dei Nirvana quando avete 'sfondato'. Parlaci di lui e di come è arrivato nella band. (la prima parte è difficile da tradurre, praticamente 'siamo arrivati ad un punto del discorso che ci collega perfettamente a...')

Novoselic: Dave Grohl è un batterista e un musicista formidabile. Avevamo una bella sintonia, suonavamo bene insieme.

Hughes: Come è entrato a far parte dei Nirvana? Ci sono versioni contrastanti di quella storia.. che era in una band..

Novoselic: Si suonava con gli Scream, una punk band di Washington DC. Erano in tour in California e il loro bassista, Skeeter, mollò tutto e torno a casa. Così rimasero incastrati a Los Angeles. Vivevano da qualche parte nella Valley e non pagavano l'affitto sicchè il proprietario scardinò la porta d'entrata per scacciarli.

Hughes: Che delicatezza.

Novoselic: Quindi Dave non avendo dove stare se ne andò. Venne qui, iniziammo a suonare insieme e il resto è storia.

Hughes: Quando suonaste per la prima volta fu tipo 'WOW'?

Novoselic: Si, tutto ebbe un senso.

Hughes: Fu come Ringo con i Beatles?

Novoselic: Può darsi, tutto si mise a posto. Era giusto. La cassa era il suo punto forte. Era fan di John Bonham e Dale Crover. Torniamo di nuovo ai Melvins.

Hughes: Vero no?

Novoselic: E (eravamo) un trio. La stessa formazione. I Melvins erano un trio.

Hughes: Non solo quello, era anche un gran tipo, no? In fatto di affinità con la band.

Novoselic: Oh, sicuro. Ci si sta bene insieme. Dave si da un gran da fare.

Hughes: Quindi Dave si unì a voi definitivamente e ciò vi diede una marcia in più? Avevate questa pazzesca 'Forza della Natura' come batterista?

Novoselic: Avevamo questo batterista pieno di energia e di vitalità ed è ciò che trascina il gruppo.

Hughes: Sei rimasto in contatto con Dave?

Novoselic: Oh si, sempre. L'ho visto pochi mesi fa.

Hughes: La maggior parte delle persone pensa che dopo la morte di Kurt quando venni a sapere dei Foo Fighters tu abbia scartato il tutto.

Novoselic: Non l'ho scartato per niente. Semplicemente Dave aveva i suoi progetti e io i miei.

Hughes: C'è un altro punto dove far chiarezza. Pare tu abbia detto a Dave che 'I Foo Fighters sono come dei secondi Nirvana'.

Novoselic: Non lo penso. Credo che ognuno avesse da fare le sue cose. Avevo le mie idee. E Dave formò una band.

Hughes: E cosa ne pensi della band?

Novoselic: Sono grandi. Sono un DJ alla Coast Community Radio a metto i Foo Fighters molto spesso.

Hughes: Charlie Cross dice che uno dei più grandi miti nella storia del rock è che i Nirvana divennero famosi praticamente in una notte. Ma la band in realtà fece nove tour e suono insieme per quattro anni prima di diventare popolare.

Novoselic: Certamente.

Hughes: Un lavoraccio.

Novoselic: Lo è stato eccome. E per un sacco di tempo c'erano in giro queste storie a proposito della scena musicale di Seattle (Seattle Scene), tipo nel 1990, e non parlavano mai dei Nirvana. Eravamo fuori dal loro interesse. 'Come mai non parlate di noi? Cos'abbiamo fatto?'

Hughes: Vi serve un'agente (di stampa).

Novoselic: Ci serve un'agente o qualcosa del genere.

Hughes: Dunque, è il 24 Settembre del 1991 ed è appena uscito Nevermind. A Gennaio arriva alla numero uno in classifica. Com'è stato? Sapevate di avere per le mani un album di successo, vero?

Novoselic: Eravamo a Salem, Oregon, quando ci arrivò la notizia.

Hughes: E com'è stato?

Novoselic: Succedeva tutto molto in fretta. Hey, il nostro disco è primo. Ed è scritto sul giornale. E' stato molto divertente. Molte cose molto in fretta, eravamo semplicemente sulla cresta dell'onda.

Hughes: Ed è in quel periodo che cominciarono ad arrivare i soldi?

Novoselic: Comprai una casa. Ne comprai una a Seattle.

Hughes: Ma avevate una buona gestione del denaro. Danny Goldberg.

Novoselic: Si, Danny e John Silva. Davvero bravi.

Hughes: Hai sentito molte storie di musicisti che venivano rovinati dal loro management.

Novoselic: No, non proprio. I nostri soldi erano in California e gli amministratori a Bellevue. Quindi c'era una separazione. Andava bene. Ma questa era quello su cui Danny e John insistevano, 'Non tocchiamo i vostri soldi'. Nessuno se ne può lamentare. Lavoro con gli stessi amministratori tutt'ora.

Hughes: Sai più o meno quante copie di Nevermind sono state vendute?

Novoselic: Mi pare quattoridici milioni o quasi. undici, quattordici.. o giù di li.

Hughes: Per qualche milione..

Novoselic: Ma chissà quante sono state scaricate da internet. (ride)

Hughes: Raccontaci qualcosa dell'Unplugged. E' stata una bella esperienza? Come ha detto recentemente il nonno di Kurt, Leland Cobain, molti di noi in quell'occasione hanno sentito per la prima volta i testi delle canzoni chiaramente.

Novoselic: Beh, abbiamo staccato la spina. E' venuto tutto da solo alla fine, in quelle ultime prove. Ricordo quando suonavo con Kurt e Chris Kirkwood nella stanza d'hotel, ed era così spontaneo.

Hughes: Musica ipnotizzante.

Novoselic: Abbiamo staccato la spina.

Hughes: La fisarmonica era pura improvvisazione?

Novoselic: Si, esatto. Semplicemente tentare di mischiare varie cose.

Hughes: Avevate qualche timore per la riuscita del concerto?

Novoselic: Assolutamente, si. Credo che uno dei miei ricordi più belli sia quando vidi quanto felice e sollevato fu Kurt a fine concerto.

Hughes: Quando hai cominciato a notare il disagio fisico e emotivo di Kurt?

Novoselic: Non era molto chiaro; lo vidi come un tipico disagio da fama e stress. E poi c'erano fatti personali, problemi. Arrivò tutto nello stesso periodo. Anch'io credo di non essere stato al massimo della forma e sotto stress.

Hughes: Qual'era la parte peggiore di tutto ciò, la parte peggiore della fama? Era il fatto del tour o le persone che si immischiavano nelle vostre vite?

Novoselic: Penso fosse il cambiamento, è scioccante. Diventi famoso e devi abituartici; al fatto di essere riconosciuto e alle attenzioni degli altri. E all'improvviso sei una celbrità. Mi ci è voluto molto tempo per ambientarmi, perfino anni dopo la fine dei Nirvana. In quel momento ho potuto adattarmi come volevo, a modo mio.

Hughes: Allora, dici che non leggi mai niente che riguarda la band, ma quando lo fai la tua reazione è più o meno 'E' solo sapazzatura!'?

Novoselic: Si, perchè sono semplicemente opinioni. Semplici opinioni.

Hughes: Le cose stavano andando male. Eri preoccupato per i problemi che tormentavano Kurt? E dicevi a te stesso cose tipo 'Dio, devo chiamarlo e dirgli 'Senti, cosa posso fare per aiutarti? Abbiamo bisogno di te''?

Novoselic: Devo pensare come rispondere. Ho mostrato i miei sentimenti molto presto. Ero schietto e sincero su alcune cose, dei consigli di cui non tenne conto. In molti casi non sono stati graditi e ciò ha rovinato qualcosa nell'amicizia.

Hughes: Gliel'hai detto piu volte..

Novoselic: Non potevo dirglielo all'infinito. Quando hai quel genere di problemi devi capirlo da solo, battere la testa sul fondo e solo in quel caso le cose cambierebbero. Ciò non successe. Dipende da te. Era molto difficile contrastare la fama, i problemi e storie personali. C'era tanto di quel casino confuso e distorto, le droghe. E accadde la catastrofe.

Hughes: Tutti noi quando perdiamo qualcuno restiamo scioccati e a volte ce ne diamo la colpa, hai mai pensato 'Cosa avrei potuto fare?'

Novoselic: C'erano rabbia e rimpianti. Ero arrabbiato. E' una perdita. Sai, erano quelle cazzo di droghe. Quando si fece di eroina per la prima volta me lo disse. E gli dissi 'Non farlo amico, stai scherzando col fuoco'. E come Will Shatter, era il bassista dei Flipper, andò in overdose e morì. Così come Andrew Wood e un nostro amico di Olympia. Non ho mai visto l'eroina, ma ho visto molta gente sotto la sua dipendenza. E la gente scherza con tutto - gioco d'azzardo, sesso. Ce ne sono di storie sull'eroina.

Hughes: E quel suo disturbo allo stomaco?

Novoselic: Era strano. Era vero, molto serio. Mi ricordo che vomitava talmente tanto da arrivare al punto di non avere più niente da vomitare. L'ho portato da dottori e specialisti.

Hughes: I dottori capirono qualcosa?

Novoselic: Non so cos'era. Era un mistero. Credo fosse semplicemente il suo modo di mangiare. Non avevamo tanti soldi così, per esempio, ad Olympia andavamo in qualche fast food. Almeno per un hot dog. Eravamo affamati. 'Non mi stupisco che ti faccia male lo stomaco, perchè hai preso quel gelato?'. Mi guardavo seccato come se gli stessi dicendo cosa fare. Ma sono io quello che l'ha portato all'ospedale quando vomitava le sue budella. Ricevetti lo stesso sguardo anche quando gli dissi di non farsi di eroina. Cosa potevo fare? Cosa potevo dirgli? 'Mangia un hot dog invece del gelato'?

Hughes: Dave arrivò nella band più tardi e aveva un altro carattere, tento anche lui di farlo rigare dritto?

Novoselic: Devi chiederlo a Dave questo. Credo di si, non lo so. C'era un rapporto diverso tra loro rispetto a quello che c'era tra me e Kurt.

Hughes: Quindi ti sei svegliato un giorno è hai scoperto che il tuo amico era morto.

Novoselic: E' scioccante pensare a quel che ha fatto e a come l'ha fatto. Ma poi guardi indietro e sembra - questo l'ho detto a Charlie Cross - Ivan Denisovich, del libro di Solzhenitsyn. E' in un campo di concentramento in Siberia. Un giorno nella vita di Ivan Denisovich. Era sotto il controllo del Gulag (Polizia dell'interno e servizio di sicurezza sovietico).

Hughes: Mangiavano teste di pesce.

Novoselic: Appena inizia la giornata comincia a costruire questo muro di mattoni, si impegna al massimo. E questa è la sua giornata. Ci mette così tanta energia nel farlo e sembra che abbia trovato uno scopo nella vita. Solzhenitsyn ha voluto simboleggiare il muro come una guerra psicologica. Non lo so. Ma questo è ciò che ci ho visto io. Ivan è in questo campo e ci sono altre persone con lui - nei primi anni del 1950 -, gente che i Russi avevano preso dai campi di concentramento tedeschi, li hanno messi su un treno e spediti in Siberia. Gran brutto affare, no? Leggevo questo libro mentre eravamo sul van, in tour, e raccontai questo a Kurt. E mi disse 'E vogliono ancora vivere?'. Era disgustato. 'OK, Mr Negatività' gli dissi. Capisci?

Hughes: Si.

Novoselic: Quindi quanto dura è stata la tua vita? Ci sono persone che erano ad Auschwitz o altro, e sono sopravvissute. Erano affamate, sono state stuprate e picchiate. I loro cari e i loro amici sono stati assassinati. Una triste esistenza. Ma sono sopravvissuti, e sono usciti dal campo di concentramento. Hanno quel tatuaggio sul braccio, il numero. Ma sono andati avanti e si sono ricostruiti una vita. A Kurt è andata così male? In qualche modo ciò ti dice come sono andate le cose, tutto distorto da droghe, eroina. E' un fatto di personalità.

Hughes: Penso sia una brillante esposizione, Krist.

Novoselic: Grazie.

Hughes: Quindi durante l'anno successivo alla morte di Kurt cosa hai fatto?

Novoselic: Ho messo su un'altra band, Sweet 75, un'altra band disfunzionale.

Hughes: Perchè lo era?

Novoselic: Non c'era una grande relazione. Quattro persone da quattro band diverse.

Hughes: Ma quella prima band con cui hai suonato andava bene?

Novoselic: Si, certo, ma eravamo disfunzionali. Non lo voglio essere più. Sono impegnato nella politica. Quini invece di impegnarmi solo nella musica faccio anche politica. E più o meno faccio ciò che mi pare. Faccio politica, faccio musica e lavoro nella mia fattoria. Ho preso la licenza e guido un aereo.

Hughes: Bello?

Novoselic: Lo adoro.

Hughes: Com'è?

Novoselic: E' scienza, avventura, sfida, è un pratico mezzo di trasporto.

Hughes: E sei lassù.

Novoselic: Si, sei lassù e devi arrangiarti. Una sfida. Ho fatto un disco con Jello Biafra, Kim Thayil e Gina Mainwal, 'No WTO Combo'. Ho fatto un cd con i Sweet 75, e qualcos'altro dopo quel cd che non fu mai pubblicato, era un buon disco. Ho suonato con Curt Kirkwood e Bud Gaugh. Gli Eyes Adrift. Un cd con i Flipper. Quindi faccio ancora musica. Anche dopo i Nirvana, godo del lusso di poter far quasi ciò che voglio e lo faccio.

Hughes: Sei in buoni rapporti con Courtney Love?

Novoselic: Si si, non va male. (ride)

Hughes: Ci sarà ancora parecchia roba dei Nirvana da pubblicare.

Novoselic: Non credo. Ci sono dei video. Tanti video. Ma nessun altro disco. 'You Know You're Right' è stato una grande sorpresa per la gente. Avevo quel nastro nascosto e non lo dissi a nessuno. E non venne fuori fino al.. 2000? o 2001? non ricordo.

Hughes: L'altro giorno quando mi hai chiamato parlavamo dei giornalisti che se ne vanno per lavorare in altri luoghi e di problemi tipo internet e della protezione delle proprie creazioni. Sulberger, l'editore del New York Times ha detto 'Sento che un'intera generazione di lettori stia cominciando a contare sul ricevere informazioni di alta qualità a gratis'. E mi hai detto subito 'E' come quando gli artisti finiscono sul lastrico per colpa di chi scarica la loro musica da internet, dove trovano i soldi per fare cd e andare avanti?'

Novoselic: E' un gran peccato. Pensi di fare concerti e di lavorare sodo. E' preoccupante, la gente si aspetta la musica a costo zero. Credo che tutto ciò sia nato da una combinazione di tecnologia e leggi, dovrebbero regolarizzare il tutto.

Hughes: Hai qualche domanda a tuo piacimento, che avrei dovuto pensare, alla quale vorresti rispondere?

Novoselic: No. Sei andato bene. Sono le 3. La scuola è finita.

Hughes: Voglio ringraziarti.

Novoselic: Grazie.

Hughes: E' stato davvero divertente.

 
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